venerdì 5 aprile 2013

La natura dei leader politici

Mi dicono che quando parlo di politica sono sempre tragico e cinico, che non credo in nulla e che non sono disposto a dare fiducia a nessuno, neanche al partito che voto. 
Io sono convinto che quando si parla di casta dei politici non si debba per forza intendere un'associazione criminale ben organizzata. Per parlare di casta è sufficiente che quelle stesse persone siano nel medesimo ambiente per anni, decenni, e imparino a conoscersi a vicenda, come giocatori di un club ristretto di scacchi. 

Per questo, quando si pensa alla politica italiana, bisogna considerare che di pulito e spontaneo non c'è più nulla. Sì, ho fatto la scoperta dell'acqua calda. Sì, sto generalizzando, nella stessa misura in cui non è possibile prevedere il comportamento di una singola molecola di gas, ma è possibilissimo prevedere il comportamento di una massa di molecole di gas.

I nostri politici sono esseri umani come noi. Non hanno ricevuto investiture divine o massoniche, nessuno ha riempito le loro menti di nozioni difficili a noi ignote e nessuno li ha fatti camminare sui carboni ardenti per iscriverli in una lista. Lo stesso uomo che oggi siede in parlamento, ieri stava facendo shopping con sua moglie come tanti altri uomini e l'altro ieri era un ragazzino che ha giocato a pallone in strada come tutti gli altri. Finché non ha messo piede in una istituzione, agli occhi della gente era magari un buon padre di famiglia, un buon amico, un buon marito. 
Entrato in politica, quest'uomo può improvvisamente rendersi partecipe di atti ignobili e di continue falsità. Perché? Era cattivo già da prima? E' entrato a far parte di una setta segreta che impone certi comportamenti? Niente di tutto ciò. Semplicemente accade che gli uomini, sottoposti agli stessi stimoli, tendono a reagire in modo simile l'uno dall'altro. 

Se scendete in strada e chiedete al primo che passa di dare un pugno alla persona accanto a lui in cambio di 50 euro, potrete ottenere reazioni differenti. Qualcuno esiterà, qualcuno si rifiuterà nettamente, qualcuno contratterà e qualcuno potrebbe persino accettare sul momento. Questo avviene perché viviamo tutti in un contesto in cui un atto di violenza deliberata in cambio di pochi euro è universalmente condannato dalla morale. I soggetti dalla morale più forte e radicata si rifiuteranno di commettere un'aggressione, ma i soggetti più deboli e spinti dal bisogno potrebbero accettare.

Se vivessimo in un contesto differente, magari in un Paese flagellato dalla povertà, le persone disposte ad accettare sarebbero molte di più perché quei 50 euro farebbero una grossa differenza in tasca e le persone sarebbero già inaridite di sentimenti a causa delle continue contese di poche risorse. 

Con gli stimoli adeguati, quindi, chiunque può essere trasformato. Se non è possibile controllare il singolo, è possibile controllare la massa, facendo in modo che ogni singolo sia sottoposto agli stessi stimoli degli altri. Il potere fa proprio questo. Introduce persone normali in un contesto in cui la falsità, l'inganno, la manipolazione e la corruzione sono l'unica via per raggiungere una posizione. Si segue una morale diversa da quella della società, una morale che si fa più spietata a seconda dell'obiettivo: il fine giustifica i mezzi. Il politico che ha imbrogliato per una vita per diventare Primo Ministro si autoassolverà dicendosi che tanta falsità è servita a dargli un potere tale da poter fare del bene. 

Parliamo di politica, ma possiamo adattare il ragionamento a qualsiasi contesto sociale. Molti di voi saranno stati all'Università. Il primo anno sarà stato vissuto con il terrore degli esami, con la paura di salutare i professori e una sorta di misticismo verso gli assistenti dei professori. Negli anni successivi però, imparato il funzionamento del sistema, ci si adatta. Si scopre che fare ricevimento con un professore diventa comodo per farsi riconoscere all'esame e ottenere un voto di favore; che farsi vedere ai seminari sortisce lo stesso effetto; che candidandosi come rappresentante degli studenti si possono vendere e comprare favori dai professori e la vita si semplifica ancora di più. Magari al primo anno saremmo inorriditi all'idea di leccare i piedi ai professori, ma in un ambiente dove  tutto ciò è normale, si tende a dimenticarsi della morale ingenua del primo anno e si va avanti coi mezzi che offre il sistema. 

Lo stesso può accadere sul lavoro, in un'associazione, in un gioco online. A maggior ragione, avviene in politica, dove in palio non c'è un 27 sul libretto o 100 euro di aumento di stipendio, ma ci sono stipendi d'oro, potere, possibilità di vendere favori importanti e notevole appagamento del proprio ego. 

Dopo 10 anni di politica, anche l'uomo più santo avrà commesso qualcosa che non si sarebbe mai sognato di fare, giustificandola con un bene superiore al quale tendere, come un atto necessario. Dopo 20 anni quello stesso uomo saprà giustificare persino un omicidio. 

Quando quelli del M5S scrivono e gridano che i politici sono tutti uguali, hanno ragione. Non stanno generalizzando, ma stanno dicendo proprio questo che ho appena  spiegato: il potere ed i giochi di potere li hanno assuefatti talmente alle manipolazioni che ormai la loro coscienza non fa più una piega. 

Ciò che quelli del M5S non dicono è che potrebbero fare la stessa fine dei politici contro i quali stanno urlando. Appena impareranno come giocare, sarà solo questione di tempo e verranno tutti condizionati da un sistema costruito appositamente per corrompere. 
Il cambiamento tanto sbandierato può essere vero sul breve termine, ma nel lungo periodo si ritornerà allo stato attuale, con leader che giustificano qualche piccolo furto come se fosse una scappatella  giovanile, ma sono pronti a calare l'ascia sul collo di un tabaccaio che ha evaso 1 centesimo sulle vigorsol. 

Prima di giudicare il singolo, quindi, è bene conoscere la natura umana, e la natura umana ci dice che i peggiori politici potremmo essere proprio noi che nella vita quotidiana siamo brave persone. Se ne resero conto i ragazzi delle SS che, arruolatisi per spirito patriottico, si ritrovarono ad infornare ebrei, convinti di operare per un bene superiore. Quei ragazzi erano nati in una società avanzata e avevano amato i loro cari come tutti noi, eppure erano capaci di tanta atrocità perché esposti a lungo a stimoli negativi. 
Oppure, senza correre tanto indietro negli anni, pensiamo ai nostri soldati, ragazzi che fino a 18 anni non avrebbero avuto il coraggio di sparare ad un uomo, ma che ora al fronte stanno uccidendo, in un contesto dove uccidere è permesso, è dovuto, è invogliato. La patria lo vuole, e allora si spara.

In conclusione, accetto le obiezioni che mi verranno mosse. L'elettore del PD mi dirà che Bersani non ha fatto leggi ad personam come Berlusconi, quindi Bersani è meglio di Berlusconi; l'elettore del M5S mi dirà che Grillo non ha usato una banca per i suoi interessi, quindi Grillo è meglio di Bersani. E così via. Io accetto tutto ciò perché è esattamente quello che ho detto nella mia premessa: il comportamento del singolo è imprevedibile. La singola molecola di gas può vibrare più velocemente di quella accanto, ma tutte muoveranno nella stessa direzione se sottoposte al dovuto stimolo.  

Votate chi vi pare, finché il sistema resta quello attuale, nel giro di pochi anni sarà come se il Presidente non fosse mai cambiato. 

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