domenica 5 maggio 2013

Alla Boldrini non piace la realtà

Ho riso parecchio davanti alla dichiarazione della Boldrini di voler regolamentare ciò che si dice sul web. Per due motivi, essenzialmente: le leggi si applicano già anche sul web e perché denota semplicemente una incapacità della Boldrini di stare in politica, di fare politica e di ricoprire il suo ruolo, già inutile di suo. 
Per chi non avesse seguito la vicenda, riassumo: la Boldrini ha scoperto che esiste un'Italia diversa da quella che vede lei tra i palazzi del potere romani, ha scoperto che questa Italia è molto incazzata e che tramite il web può dirle direttamente ciò che pensa, e cioè che è pronta ad emulare il gesto di Luigi Preiti. Tra facebook, twitter e non so che altro, la Boldrini si è beccata migliaia di minacce di morte. 
Ed ovviamente la cosa le ha dato fastidio. 

Ha dichiarato che a dire certe cose sono dei fanatici molto pericolosi che vanno tenuti d'occhio con attenzione. Più che fanatici, io li definirei esasperati e disperati. 
Ciò che interessa maggiormente però è l'approccio con il quale la Boldrini intende affrontare il problema. Nella sua intervista ha lasciato intendere di voler censurare certe persone, come se questo possa immediatamente porre fine al loro odio per lei o per qualunque altro politico. 
La Boldrini sembra non sapere che internet è soltanto uno dei canali con i quali si può esprimere l'odio e che l'odio non deriva certo dalla possibilità di poter dire ciò che si pensa, ma dall'operato dei politici fino ad oggi. 

Se esistono migliaia di italiani pronti a dirle che la vogliono morta, un motivo ci sarà. 
Censurando le minacce non farà altro che chiudere gli occhi mentre l'incendio divampa, fingendo che nulla stia accadendo e sperando che si spenga prima che la raggiunga. E' la mossa dello struzzo ed è quella che da decenni attuano tutti i politici. Il problema è che il fuoco non si è mai spento, ma divampa sempre di più ed è sempre più torrido. 
La Boldrini può chiudere gli occhi quanto vuole, ma là fuori ci sono migliaia di persone che le dicono chiaramente che deve morire e altri milioni di persone che non muoverebbero un dito se qualcuno tentasse davvero di spararle.
Se persino un Carabiniere arriva a dichiarare di comprendere il gesto di Preiti, nonostante un collega ferito quasi a morte, significa che il problema è grosso, che l'incendio sta avanzando. 

Non sto dicendo che è giusto andare a fare una strage di politici, ovviamente. Sto soltanto dicendo che esistono tutti i segnali per una rivolta, che il popolo ha smesso completamente di credere nei politici, e che questi in risposta sanno solo nascondere la testa sotto la terra. 
Se nel loro cortile va tutto bene, va bene anche nel resto del Paese. 
Eppure io vedo un leader pessimo come Grillo che ha saputo raccogliere un consenso del 25% sfruttando solo la rabbia e che ha saputo portare in parlamento gente così incazzata da voler rifiutare tutto, pure lo stipendio. 

Ma al solito l'unica strategia dei politici è quella di chiudere gli occhi davanti alla verità e di tentare di oscurare il dissenso, salvo poi ritrovarsi a fare i conti con la realtà quando questa trova un varco. La Boldrini aveva già avuto un assaggio quando si presentò in visita ai due coniugi suicidi e ricevette solo insulti; ora ha avuto il primo piatto con internet, e probabilmente fingerà che non sia mai successo semplicemente oscurandosi ed impedendo ai disperati di scriverle via internet. 
Spero per lei che abbia un giubbotto antiproiettile buono, perché immagino che quando vedrà fucili e pistole non farà altro che chiudere gli occhi, di nuovo. 

4 commenti:

  1. la Boldrini è una signora snob che ha sempre in mente gli ultimi e i bisognosi del mondo come può pensare ed ammettere di essere tanto odiata!

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  2. E per fortuna qualcuno lo capisce!

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  3. Finche' il Governo e buona parte dei burocrati che legierano, saranno COSI' DISTANTI E SCOLLEGATI dalla realta', non ci sara' soluzione al declino e degrado (sociale-economico-politico) del nostro paese, e le minacce di morte (purtroppo) si concretizzeranno in azioni (deprecabili e condannabili) ma pericolosamente concrete !!

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  4. Io spero solo che se ne rendano conto abbastanza in fretta, perché quando una persona va a suicidarsi per protesta significa che ha raggiunto il punto di rottura. Il suicidio è l'atto di protesta più genuino e disinteressato che ci sia e ce ne sono stati diversi davanti ai palazzi del potere.

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